Arrivata a Venezia S. Lucia, nel giugno 2020, e uscita timorosa dalla stazione, non ho visto turisti, né orde di gente in coda per i traghetti, né guide turistiche sventolare le loro bacchette. Ci sono poi tornata nel gennaio 2022 e me la sono goduta di nuovo aggirando il più possibile i luoghi affolati e turistici. Venezia è tutta meravigliosa quindi non è necessario andare sempre a San Marco o al RIalto!
Ci siamo incamminate verso il quartiere San Basilio, passando per il Sestiere Santa Croce, e ci siamo fermatx a prendere un caffè al Bar Pasticceria Rio Marin, dove fanno dei buonissimi baci di dama con la frolla alle mandorle. Un’ottima pausa al fresco, lungo il canale.
Orientarsi a Venezia non è semplice, la sua mappa ha la forma di un pesce e il groviglio non regolare di canali rende davvero difficile capire dove siano i punti cardinali. Per fortuna nel centro le indicazioni per il Rialto e la ferrovia aiutano a ritrovare i principali punti di riferimento. In ogni caso, ho pensato che i e le venezianx fossero davvero simpatici, chiacchieroni e gentili, quindi chiedete a loro. Parlano solo in dialetto, il che rende tutto più autentico e divertente.
Il quartiere San Basilio è distaccato dal centro di Venezia, ci sono ancora tantx venezianx che ci vivono e che resistono alla turistificazione della città. Siamo stati in una casetta splendida a piano terra, davanti al canale, chiacchiere con i vicini e la sera una tranquillità rara.
Qui ci sono diversi bar e uno dei migliori bacari di Venezia, il Codroma. Cosa sono i bacari? Osterie popolari tipiche veneziane dove si può fare aperitivo o mangiare, in piedi o sedutx. Sono dei posti bellissimi dove incontrarsi, bere e stuzzicare qualcosa insieme o da solx. Al Codroma ci sono ancora i vecchi tavoli di legno e il bancone originale e fuori vari tavolini lungo il canale. Prendete l’antipasto misto di cicchetti di mare: capesante, baccalà mantecato, cicale, calamaretti e tanto altro...chiedete cosa c’è, altrimenti optate per il saor di gamberi e sarde, fritti e consumati in una salsa di aceto, cipolla e uvetta. Accompagnate il tutto con una caraffa di prosecco della casa, il bicchiere di vino qui si chiama Ombra e i crostoni di pane con le specialità veneziane cicchetti e assomigliano alle tapas spagnole.
Il secondo giorno ci siamo avventurate per le strade e i canali della città, raggiungendo la collezione Peggy Guggenheim, l'Accademia di Belle Arti, il Ponte del Rialto, la punta della dogana alla fine degli ex magazzini del sale, sedendoci ad ammirare il panorama sedute all'ombra sui gradini del Campo della Salute per poi arrivare a Piazza San Marco che, per la prima volta dopo anni probabilmente, era vuota. Sotto i portici c'è il famoso e antichissimo Caffè Florian, che per quanto sia leggendario, si fa pagare un caffè al banco ben 3€, dateci un'occhiata, fate una pausa bagno se dovete e scappate via =)
Passate dalla favolosa piazzetta Dorsoduro che con i suoi giardinetti circondati dall'acqua vi fa sentire in un luogo magico, c'è anche un bellissimo negozio di ex voto e antiquariato di Claudia Canestrelli.
Invece per fermarvi a mangiare qualcosa, vale la pena raggiungere l'Osteria sotto al Portego, dove troverete un'atmosfera bellissima, conviviale e tipicamente veneziana. Prendete un'ombra di prosecco e qualche cicchetto (baccalà mantecato, le sarde in saor, fiori di zucca ripieni...).
Il sole di luglio non risparmia nessunx quindi per far riposare le pance, camminate fino al mercato del Rialto e sedetevi a uno dei bar in riva al canale, io consiglio il Banco Giro, e godetevi un ottimo spritz all'ombra, rinfrescatx dalla brezza del Canal Grande. Sconvolgente pensare che da lì permettano ancora il passaggio delle immense navi da crociera, non ci si può davvero credere. Per fortuna, la lotta a Venezia esiste e ci sono molte reti di resistenza che si mobilitano per invertire la rotta della turistificazione, dire no alle grandi navi e alla proliferazione di appartamenti Airbnb a scapito degli e delle abitanti.
Nel pomeriggio ho incontrato un'amica genovese nel quartiere Cannaregio, molto più tranquillo, popolare e rilassante del centro, e poi ci siamo sedute, come la cultura locale vuole, a bere un prosecco e gustarci qualche cicchetto come aperitivo. Siamo state all'enoteca Vino Vero lungo il Rio della Misericordia, che consigliamo soprattutto per l'interessante selezione di vini ( https://vinovero.wine ).
La sera poi abbiamo mangiato alla famosa Ca' D'oro Alla Vedova, una dei bancari più belli e antichi di Venezia, dove dovrete assolutamente provare le polpette di carne e il baccalà mantecato, oltre ai primi e secondi di pesce della tradizione veneziana.
Il terzo giorno abbiamo preso i bus del mare e abbiamo raggiunto l'isola di Murano, famosa in tutto il mondo per le sue lavorazioni del vetro. Nonostante un caldo micidiale, ci siamo godutx delle bellissime passeggiate lungo i canali e il quartiere centrale abitato, e ci siamo imbattutx in una delle osterie più affascinanti dell'isola, i Bizantei, ancora tutta in legno, oste e camerieri simpatici, in una bellissima piazzetta alberata. Il negozio/galleria d'arte più interessante che abbiamo visto è Salviati, lungo le Fodamenta Daniele Manin, dove potrete trovare e curiosare alcune vetrerie e le fornaci.
Da Murano abbiamo preso un traghetto per raggiungere un'altra isola, Burano, che spicca da lontano per le sue casette colorate. Qui ci vivono ancora molti locali e passeggiando troverete degli scorci meravigliosi tra i colori, le ombre e il mare che rendono quest'isola davvero sorprendente. Se siete amanti della fotografia, vi consiglio di andare e scovare gli angoli più suggestivi. Per pranzo potete raggiungere a piedi, lungo il canale, l'isola di Mazzorbo, dove troverete la trattoria La Maddalena, abbastanza cara ma la location, mangiando fuori, è magica.
La sera tornando abbiamo camminato per il quartiere di Santa Marta, dove si trova anche l'Università Ca' Foscari. É un sestiere tranquillissimo, popolare e si respira aria di casa, di vissuto, di bambini che giocano per strada senza macchine, persone che si incontrano nei giardini e chiacchierano, raccontandosi la vita. I e le venezianx parlano quasi sempre e solo dialetto, e nonostante abbiano orde di turisti ormai da anni, mi sembra siano rimasti ancora curiosi di sapere chi sei e da dove vieni, ti accolgono nei bacari con autenticità e ti studiano con gli occhi.
La sera siamo andatx a mangiare alla trattoria San Basilio (purtroppo abbastanza cara), lungo il canale della Giudecca, con i tavoli vicino all'acqua e mentre il sole tramontava, insomma un momento bellissimo e rilassante. Eravamo affianco alla fermata del bus del mare, così abbiamo potuto spiare scene di vita quotidiana, in ripresa, dopo il lock down...chi tornava con le buste della spesa, chi da una session sportiva, chi correva, chi si riuniva sul molo per un aperitivo.
L'ultimo giorno abbiamo fatto colazione al bar del quartiere, molto presto, con chi andava al lavoro, con chi non era più riuscito a dormire, con chi ancora si stropicciava gli occhi. Vedere il sole salire piano piano, avere la brezza che ti rinfresca lo spirito raggrinzito del mattino e osservare i volti delle persone, avendo da un lato e dall'altro i canali e le loro vite, è davvero cibo per gli occhi.
Abbiamo poi raggiunto il mercato del Rialto per comprare del pesce fresco e un po' di verdura e prepararci un pranzo nella nostra bella casetta. Il miglior banco del pesce sembra essere quello sotto la loggia con il banco a U, dove vendono anche vaschette di baccalà mantecato da portarvi a casa per un aperitivo con lx amicx !!
Ultima passeggiata d'amore per Venezia e poi freccia delle 15.48 per Genova (4 h, circa 40 euro).
Il Budget: per dormire si dovrebbe riuscire a spendere tra i 25-45, gli spostamenti in bus in traghetto costano 5-7 €, per mangiare fuori si spendono almeno 25 € a testa con un antipasto, un piatto e il vino. Se volete spendere meno, provate a fare almeno uno dei due pasti a casa/in ostello o molto economici da asporto, ma in generale se vi piace la vita da bacaro, un bicchiere di vino e due cicchetti vi costano circa 10 €. Sedervi al bar per un caffè (tra 1 € e 2 €) e per uno spritz (tra i 2,50 e i 3 €).
Piazze belle da godersi: Libreria dell'Acqua Alta, Campo Santa Margherita, Campo San Polo, Campo Santa Barnaba e Calle Lunga (mescita di vino, osteria e negozietti).
Luoghi dove andare a mangiare: Bacaro da Lele, Codroma, Alla Vedova Ca' D'oro, Cantina Do Mori, Do Spade, Osteria Sotto al Portego, Palanca, L'arco, Bacaro I do draghi, L'antico Dolo, Osteria della Bifora (Campo Santa Margherita).
Qui di seguito trovate il link alla mia mappa pubblica di Venezia, dove ho elencato i posti tipici e autentici nei diversi quartieri, soprattutto quelli meno battuti dai turisti. Sulla mappa troverete principalmente bacari e osterie, perché godersi e viversi Venezia per me significa perdersi per le strade e conoscere le Fondamenta (strade lungo i canali) e le calle strette, ogni sotto portego, ogni ponte e ogni incontro di case che si specchiano nell'acqua, e poi fermarsi in un bacaro e ordinare un ombra di vino e qualche cicchetto!
La mappa di Venzia di The Rolling Potato (TRP):
(per poter visualizzare il mio elenco di luoghi sul vostro google maps, dovete cliccare su "Segui", per averlo sempre a disposizione;))
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