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Irlanda: road trip

Aggiornamento: 19 set 2023



16° tappa (31/7/22): Cairnryan-Belfast (Northern Ireland)

Da Cairnryan partono i traghetti della Stena Line per Belfast (2h30). I cani grandi possono viaggiare nei kennels della compagnia (da prenotare gratuitamente prima perché sono pochi) o restando in macchina con i finestrini abbassati, come ho fatto con Nena, su consiglio di molt* passegger* con cani. Ho trascorso tutta l’attraversata sul pontile al sole e poi una volta riabbracciata Nena, che stava benissimo, tutte emozionate siamo scese e abbiamo raggiunto l’hotel Warner che si trova nel Cathedral Quarter, ottima posizione per godersi i pubs della città. Tra tutti quelli che potete scegliere e che trovate sulla mia mappa o online, io ho amato, tutti e due con musica dal vivo, The Dirty Onion (edificio storico e bella yard) e il Kelly’s Cellar (atmosfera tipica, pub storico e tradizionale, gente giovane e con belle vibes). Quella sera ho conosciuto un insegnante di storia con cui spero rimarremo in contatto per eventuali progetti e una donna che ha avuto una vita difficile con cui siamo riuscite a fare delle chiacchiere belle, intense e sincere. Con lei c’era la nipote, una ragazza giovanissima e super energica che ha fatto ridere mezzo locale con il suo black humor geniale!

Il giorno dopo abbiamo passeggiato fino al Titanic Experience perché furono degli ingegneri di Belfast a progettare il transatlantico, e pare che il museo sia molto interessante. Poi ci siamo dirette verso il così detto muro della pace e i murales dei/delle Republicans. Quello che non sapevo e che mi ha scioccato è che a Belfast c’è ancora un muro altissimo che separa il quartiere degli/delle Unionisti fedeli alla corona inglese e protestanti, e quello dei/delle Republicans, cattolic*, che vogliono invece l’indipendenza dal Regno Unito e far parte della Repubblica d’Irlanda. Abbiamo passeggiato lungo la strada del quartiere The Shankill, quello dei/delle Loyalists (Unionisti), camminando sempre più veloce perché ci sentivamo a disagio, infatti il quartiere è pieno di bandierine con l’Union Jack e si respira un’aria molto tesa. Poi si arriva davanti al muro: un muro di pietra con una griglia di ferro, in tutto saranno almeno 8m di altezza e per andare dall’altro lato bisogna passare attraverso un cancello che fu usato come check point dagli anni ‘70 in poi, quindi dall’epoca dei Troubles, durante i quali la tensione e gli scontri tra Unionists e Loyalsts crebbero in maniera esponenziale, e di questo vi racconterò meglio quando arriveremo a Derry. La sera i cancelli vengono ancora chiusi per evitare scontri.

Siamo quindi arrivate davanti al famoso murales di Bobby Sands, un attivista dei diritti dei/delle nazionalist* irlandesi che fu imprigionato e iniziò, insieme ai suoi compagni, uno sciopero della fame che lo condusse alla morte. In carcere avevano iniziato a riprendere l’Irish, il gaelico, che gli inglesi avevano eliminato quando avevano invaso l’Irlanda. Su Fall’s Road troverete molti murales dedicati alle lotte internazionali per i diritti dei popoli oppressi, come la Palestina e il Sud Africa. Prendetevi il tempo per passeggiarci e leggere tutte le scritte.


17° tappa (1/8/22): Belfast-Portrush-Giant’s Causeway

Avevamo visto che sarebbe piovuto per 3 giorni, ma volevamo andare a vedere la Giant’s Causeway sulla costa nord, allora ho prenotato una camera con una finestra stupenda sul piccolo porticciolo di Portrush, all’Ashlea Hotel. Portrush è diventata la tipica località turistica per famiglie, quindi purtroppo sebbene sia molto carina e sia perfetta per chi viaggia con un cane (lunghe passeggiate sulla spiaggia), non è un posto dove soggiornare a lungo o venire a rilassarsi, perché c’è davvero tanta gente. Tuttavia le due finestre della camera meritavano la pena di andarci…

Portrush si trova su una lingua di terra che crea due spiagge lunghe e dorate, una a est e una a ovest, una per il giro col cane all’alba e una per quello al tramonto. Inoltre camminando lungo la East Strand (=spiaggia) si arriva fino alla White Rocks Beach da cui parte il sentiero che arriva fino alla famosa Giant’s Causeway, che vedrete tra pochissimo. Un’altra passeggiata da fare a Portrush è quella fino a Ramore Head per poi tornare al porticciolo e bersi a Pint di Guinness all’Harbour Bar che è pure dog friendly.

L’ultimo giorno siamo finalmente andate alla Giant's Causeway e anche qui bisogna venire molto presto e parcheggiare al Parking 3 che non chiude. Da lì prendete il sentiero e scegliete per dove andare, io consiglio di prendere il verde per andare subito a vedere queste formazioni di basalto pazzesche, che la leggenda narra fossero l’inizio di una passerella che il gigante irlandese e quello scozzese dall’altro lato del mare decisero di distruggere perché continuavano a litigare. Poi prendete il sentiero rosso, andate fino all’Anfiteatro, dove ascolterete un concerto fatto dall’organo naturale attraversato dal vento, e poi continuate sul sentiero giallo per 16,5 Km fino al famoso ponte di corda sospeso Carrick-a-rede. Da lì riprendete un autobus per tornare al parcheggio (che per l’intera giornata costa 10€).


18° tappa (4/8/22): Giant’s Causeway-Derry

Con gli occhi pieni di meraviglia abbiamo ripreso la macchina per andare alla tanto attesa Derry, o meglio alla Free Derry, la cui storia ora vi racconto in breve.

Parcheggiate la macchina in un parcheggio pubblico vicino al murales “You are now entering Free Derry” e iniziate il vostro viaggio alla scoperta della storia di resistenza irlandese: una storia di divisione tra popoli, uno oppressore e uno oppresso, e religione, cattolici (irlandesi) e protestanti (inglesi). L’Irlanda voleva l’indipendenza e ha lottato per poi averla nel 1921, ma solo in parte, infatti la Northern Ireland fa ancora parte del Regno Unito. Nel 1969 poi scoppiarono i Troubles, tensioni fortissime scatenate dagli attacchi dei Loyalists (fedeli alla corona inglese) contro le manifestazioni dei Republicans (i nazionalisti irlandesi), represse nel sangue dalla polizia ed esercito inglese, come nel giorno tragico della Sunday Bloody Sunday, come raccontano gli U2.


Dopo aver visto i murales, passeggiate ancora un po’ per il quartiere, attraversate il parco, arrivate fino alla città murata e fate il Peace Bridge che, al di là del suo valore istituzionale, che non rappresenta la reale situazione di tensione che ancora esiste in Irlanda del Nord, è molto bello e in mezzo ci sono alcune panchine che proteggono dal vento. Se volete una birra, non potete che andare all’unico pub possibile, consigliato da ver* irlandesi: Peadar O' Donnells' (che però non fa entrare cani all'interno).

Abbiamo poi guidato poco oltre il confine fino a Carrigans, e abbiamo dormito in una Cabin Log all’interno di una tenuta privata e storica, la Dunmore House, la cui storia è piena di eventi tragici ma che offre a chi soggiorna la possibilità di esplorare un giardino magnifico, pieno di alberi, fiori e piante interessanti.


19° tappa: Carrigans-Ardara-Carrick-Sliebe League (Contea del Donegal)

Navigatore impostato per Ardara (fermatevi assolutamente al Nancy’s, uno dei pub più belli d’Iirlanda, vincitore di diverse competizioni. Cani nel giardino), paesino di passaggio per il Glengesh Pass, da cui si gode una vista sulla vallata davvero bella e dove è possibile fare pic-nic. Quando riscendete seguite le indicazioni per Glencolumbkille, qui potrete entrare in un villaggio tradizionale dove le case hanno ancora il tetto di paglia. C’è una spiaggia per far scorrazzare i cani, diverse camminate e un pub tradizionale, il Roarty’s e se siete fortunat* vi imbatterete come me nel Fidel Festival, festival di violino e musica tradizionale irlandese, la gente suona a ogni ora e in ogni angolo e pub della zona. Infatti dopo aver guidato ancora un po’ e passato qualche ora su una delle spiagge più belle e selvagge del mondo visto finora da me, Malin Beg, mi sono fermata a Carrick (al volo, solo perché ho sentito musica uscire da un pub) e mi sono seduta all’Evelyn’s Pub, dove ho bevuto, mangiato (se non hanno più cibo, a fianco c’è un'ottima trattoria cinese e da asporto), ascoltato musica, ballato un po’ e conosciuto un gruppo di Derry con cui ho bevuto ancora, chiacchierato a non finire sulla questione irlandese e riso tantissimo!

Per dormire mi sono infilata nella notte nel campeggio di Slieve League, una delle scogliere europee più alte e parte del percorso dell’Appalachian Trail.


20° tappa: Slieve League-Drumcliffe-Rossnowlaugh-Rosses Point

Il giorno dopo, quindi, molto presto, altrimenti si riempiono di gente, siamo salite a piedi in cima a queste bellissime scogliere e proseguito verso il Pilgrim’s Path (l’altro versante) a cui si arriva facendo il One Man’s Pass (un passaggio molto stretto sulla scogliera), ma se si è con cani o se la giornata è umida conviene evitare di farlo e passare da sotto!! Prima di salire comunque provate il crab sandwich!!

Dopo siamo andate a fare un pic nic sulla lunga e immensa spiaggia di Rossnowlaugh prima di raggiungere Drumcliff con il suo bellissimo e bucolico cimitero dove troverete la tomba di W. B. Yeats, uno dei più grandi poeti irlandesi. Qui se volete fare una pausa birra, consiglio lo Yeat’s Local Pub. Se avete tempo non perdetevi un loop (=giro ad anello) nella foresta sui fianchi della montagna (uguale alla Table Mountain di Cape Town, South Africa), il Benbulben. Alla fine di questa giornata infinita siamo andate a dormire in Free camping, insieme a moltissimi altri campers e vans, a Rosses Point. Non fermatevi alla prima spiaggetta, ma proseguite per la seconda, passeggiate fino alla fine e raggiungete la laguna a fianco, tutta da scoprire con la bassa marea. Mangiate o bevete una pinta all’Harry’s Bar e poi raggiungete la punta per un tramonto stupendo.


21° tappa: Rosses Point-Laugh Gill-Glencar Waterfall-Strandhill (Contea di Sligo, la regione del poeta Yeats, che scrisse molte poesie ispirandosi a questi scenari bucolici e da favola)

Dopo un risveglio on the road, una lunga camminata al sole in spiaggia e un’ottima colazione al Little Café Cottage, siamo partite per un giro del Lago Gill, dove consiglio il Perke’s Castle e una camminata nell’Hazelwood Forest. Poi una piccola sosta alla cascata di Glencar e infine abbiamo raggiunto il campeggio sulla spiaggia di Strandhill, dove siamo rimaste 3 notti. Questa è un’ottima posizione per andare a esplorare la zona con tante belle passeggiate: percorrete il loop dal campeggio che vi porta attraverso l’aeroporto a una chiesa del V secolo, poi in una foresta e a un braccio di mare dove è possibile nuotare (occhio alle correnti) e infine al punto di partenza per la salita fino alla tomba neolitica della leggendaria guerriera Queen Maevie, da cui poi si riscende con degli scaloni di legno nel bosco, il tutto davvero suggestivo!!! C’è anche un altro posto magico: Il Glen (c’è un’entrata segreta, scrivetemi per saperla!!).

Per concludere la giornata prendetevi una birra da asporto e qualcosa da mangiare e godetevi il tramonto sulla spiaggia! Un’altra spiaggia molto bella nei dintorni è Dunmore Beach! Nella zona poi ci sono da visitare i cimiteri neolitici di Carrowmore e il sito archeologico (un po’ più distante) di Céide Fields.

Strandhill si trova a Sligo, una piccola e simpatica cittadina:

- Colazione al Lyon’s Café

- Materiale sportivo al Call of the Wild Shop (io ci ho comprato una bellissima muta)

- Pinta al Swangman Pub

- Caffé migliore della zona al Milligrain’s Café



22° tappa: Strandhill-Achill Island (Contea di Mayo)

Abbiamo lasciato County Sligo anche perché avevamo bisogno di un posto più isolato e lo abbiamo trovato ad Achill Island (anche se sta diventando sempre più turistica ahimé).

Abbiamo dormito due notti al Seal Caves Camping davanti alla spiaggia di Dugort, dove è possibile nuotare perché si trova in una baia protetta, e la sua bellezza, per me, risiede nella montagna sovrastante che crea dei giochi di luce davvero suggestivi con le nuvole. A 2 km da Dugort c’è un’altra spiaggia, la Golden Strand, da cui parte un sentiero ad anello lungo la costa e attraverso i campi. Qui c’è un pub ristorante accogliente e con tavoli all’aperto dove si può stare con i cani (se non piove), Mastersons Bar and Restaurant. Visitando il Deserted Village, un villaggio di case di pietra diroccate, abbandonate durante la feroce carestia del 1850 che colpì l’Irlanda intera facendo morire moltissime persone (la responsabilità era degli inglesi che esportavano le patate e i prodotti di quelle terre all’estero, quindi il cibo c’era, era il loro, ma non lo potevano mangiare), si capisce l’anima di quest’isola, un po’ remota, ricca di storia, bella e ruspante. Ci siamo tenute per l’ultima sera la bellissima spiaggia di Keem Beach, sopra la quale si impongono alte la montagna e le scogliere del Croaghaun. Quella sera ci siamo fatte un barbecue sulla spiaggia, dal tramonto alle stelle, beate, da sole, e ci siamo svegliate davanti a questo paradiso.


23° tappa: Achill Island-Cong

Dall’isola abbiamo raggiunto Cong, paesino famoso soprattutto per il film “The quiet man” e per la sua bellissima Abbazia diroccata attraverso la quale si accede a un bosco fatato che vi porterà al castello di Ashton, alla grotta Pigeon’s Cave e alla spiaggia sul lago di Ard Na Goathe. Rifocillatevi poi al Pat Cohen, lo storico alimentari del film trasformato in osteria. Abbiamo dormito nel parcheggio del campeggio del paese. Ci siamo infilate dentro prima che chiudessero la sbarra, perché ci avevano detto che era pieno, ma un posto per noi per stare più al sicuro noi ce lo siamo trovate, nel parcheggio interno!!!!


24° tappa: Cong-Galway (Galway County)

Arrivare a Galway ad Agosto col sole e i campeggi pieni non è stata una bella idea, e la città era piena di gente che entrava e usciva dai pub (che ovviamente non accettavano cani). Però ne è valsa la pena, perché l’atmosfera di festa e questo continuo attraversare ponti tra un isolotto e l’altro della città meritano la visita. I posti più belli per passeggiare sono le strade lungo i canali, tutto il parco che si estende da Spanish Arch (luogo di ritrovo dalle 6 p.m. In poi) verso il mare aperto e il quartiere west, dove si trova un pub antico e bellissimo, con un nuovo spazio esterno stile beer garden irlandese e dove troverete persone local che sorseggiano birra guardandosi una gara di cavalli in TV e sempre musica dal vivo: il Carroll’s !

La prima sera abbiamo dormito nel parcheggio della Cattedrale e la seconda abbiamo trovato posto al campeggio di Salthill, a 40 minuti a piedi dal centro percorrendo la Promenade, lungo la quale non perdetevi l’occasione per tuffarvi! Nel weekend andate alla chiesa di St. Nicholas e date un’occhiata al mercato e ai negozietti di alimentari circostanti! Se avete un cane andate a Grottan Beach la mattina.


25° tappa: Galway-Gorumna Island (Connemara County)

A questo punto sono arrivati i miei genitori e dalla stazione di Galway abbiamo guidato nel Connemara fino a un cottage stupendo con una veranda di vetrate sulla laguna: la vecchia casa dell’insegnante del villaggio, ormai la scuola è chiusa perché non ci sono più bambin*. La casa merita la visita e il posto è molto affascinante anche se non c’è molto da fare tranne lasciare i cani liberi insieme a quelli del posto, passeggiare e godersi il nulla, andare a pesca e raggiungere le TRA (spiaggette con la sabbia dorata e il mare calmo).



26° tappa: Gorumna Island-Abbeyfeale (Limerick County)

Sulla strada verso sud ci siamo fermat* nel paesino di Ennistymon e nella località per surfist* Lahinch (molto turistica). Nessuno accetta cani qui, quindi abbiamo fatto un pic nic bell* e beat* sulla collina sopra la spiaggia di White Strand. A volte essere respint* o non trovare il posto che ti piace in mezzo alla calca ti spinge a scovare questi luoghi incantevoli dove però non ti saresti mai fermata! Abbiamo poi dormito in una camera gestita da una signora super easygoing che gestisce un albergo nella sua casa, la Dalton House. L’unica cena possibile era al Leens Hotel, ambiente accogliente, cena niente di che, ma almeno siamo potuti stare fuori al riparo con Nena.


27° tappa: Abbeyfeale-Ring of Kerry (Kerry County)

(noi abbiamo saltato le Cliffs of Moher, andateci ma fatelo al mattino presto)

Dopo una bella guidata tenendoci sulla destra il Burren, una catena montuosa molto rocciosa e dal colore violetto per via dell’erica, siamo arrivat* a Killorglin dove ogni anno eleggono un caprone capo della città! C’è una caffetteria/panetteria molto carina nella piazza principale e accetta i cani! Abbiamo poi proseguito verso le lunghe dune di sabbia a Rossbeigh Beach, dove si possono fare lunghe passeggiate. È un posto splendido, lo consiglio!

Abbiamo poi guidato verso il paese di Caherciveen dove seguendo le indicazioni si possono andare a vedere delle rovine molto interessanti, Cahergall Stone Fort ( a pianta circolare) e il Ballycarberry Castle.

Per arrivare nel paradiso di cui vi racconterò nella prossima tappa bisogna prendere un piccolo traghetto aperto solo per macchine da Renard Point: prima però fermatevi a mangiare all'O'Neills The Point Seafood Bar.


28° tappa: Valentia Island (Ring of Kerry)

A parte la sorpresa di scoprire che i miei genitori erano stati proprio qui 32 anni fa con me nella pancia, questo posto è davvero magico!!! Il luogo più incredibile per passare una notte su quest'isola è la Glenleam House. Si tratta di una nobiliare ereditata varie volte e poi finalmente comprata da una coppia con origini irlandesi. I giardini della casa sono meravigliosi per non parlare delle camere che sono un vero sogno con la vista su tutta la baia. Da qui potete scendere a spiaggia o raggiungere il faro attraversando prima un giardino tropicale, poi un promontorio con cavalli selvaggi. Sull'isola si svolge ogni anno un importante festival di jazz, ospitato anche dalla Glenleam House. Ci sono varie passeggiate da fare per godersi i ventosi picchi (Glokaun Cliffs) e capire la storia dell'isola da cui partivano i migranti verso le Americhe.

Lasciando l'isola a sud, potrete raggiungere Portmagee attraverso un ponte che vi porta inevitabilmente a mangiare al Fisherman's Bar dove accettano cani.


29° tappa: Portmagee-Kenmare (Ring of Kerry)

Due tappe intermedie che potete considerare sono il Wave Crest Camping e un salto alla tipica cittadina di Sneem, dove abbiamo ballato fuori da un negozio di musica tradizionale con un signore anziano con un senso del ritmo pazzesco !

Abbiamo affittato una casa in campagna per 7 notti, la Rocklodge che potete trovare su Airbnb, un rifugio in legno dalle grandi vetrate e il camino, insomma un'atmosfera da film!

Nella zona ci sono il parco Bonane Heritage Park con resti e storie del neolitico, l'incantevole cittadina di Kenmare (con alcuni pub storici come l'O' Sullivans, botteghe, mercatini e artigianato), il bellissimo parco di Killarney con anelli e camminate nel bosco e il bellissimo castello e la riserva naturale di Glengarrif.


A sud della famosa e turistica penisola del Ring of Kerry, c'è la meno conosciuta e spettacolare penisola di Beara, sulla quale vi do alcuni consigli, ma è ancora un po' da scoprire:

- Tuosist (minuscola frazione con negozietto locale per comprare qualcosa da mangiare o souvernirs autentici)

- Ardea Pier (locanda per dormire e mangiare in un minuscolo porticciolo)

- Lauragh (fiume, bosco, case in pietra, camminate nel bosco)

- Eyeries (casette colorate, posti da colazione e spiaggia per pic nic)

- Allihies ( O' Neills per il pranzo e spiaggione circondato in lontananza da casette bellissime)

- Castletownbere (porto di pescatori, tappa obbligata per il pub MC CHARTY'S)

- Healy Pass (strada tortuosa e panoramica per tornare indietro verso Kenmare)





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